domenica 21 dicembre 2014

Recensione: Vita di Tara di Graham Joyce

Primo giorno di inverno,
che felice che sono! Come qualcuno di voi sa, sicuramente, amo follemente l'inverno. Fosse per me, l'anno dovrebbe essere autunno e inverno alternato.
Ieri ho fatto l'ultima interrogazione del quadrimestre, quindi mi sono data (per quel che potevo, visto che ieri sera sono uscita) alla lettura e oggi era buonissima aria di recensione.

Titolo: Vita di Tara
Autore: Graham Joyce
Editore: Gargoyle
Pagine: 368
Prezzo: € 18,00

Dopo il pranzo di Natale Peter Martin riceve una telefonata concitata dal padre che gli chiede di raggiungerlo subito perché qualcosa di sorprendente è accaduto alla loro famiglia. Al suo arrivo, Peter ritrova Tara, la sorella adolescente scomparsa misteriosamente vent’anni prima.
Cosa le è accaduto? E dove è stata in questi lunghi anni? La storia di Tara ha dell’incredibile: ha conosciuto uno straniero nella foresta degli Outwoods ed è stata con lui per mesi in un… mondo parallelo. Per la sua famiglia è impossibile crederle, ovviamente, eppure il cor­po di Tara non è invecchia­to affatto nonostante siano passati vent’anni. L’uni­co che sembra essere dalla sua parte è il suo primo amore, Richie, ma un uomo misterioso la pedina tentando in tutti i modi d’impedirle di riavvicinarsi a lui.
Spetterà allora allo psichiatra, il dottor Underwood, scoprire quali segreti nasconde la mente di Tara e riportare così ai Martin la ragazzina che avevano perduto.
Con una scrittura vivace e coinvolgente, Graham Joyce ci racconta una storia che, come un incantesimo, ci rapisce e ci porta in un mondo dove la realtà incontra la leggenda.


Nel giorno di Natale si presenta alle porte di Dell e Mary Martin loro figlia Tara. Nulla di strano, se non fosse che Tara è sparita venti anni fa. Subito i due chiamano loro figlio, Peter.
Tara è incredula: per lei sono passati solamente sei mesi e, dal suo corpo, si vede anche: la sua pelle è giovane, il suo corpo è ancora sodo e flessibile. Cosa le è accaduto? Lo racconta, e alla sua storia nessuno è pronto a credere.
Tara ha davvero passato ciò che narra o è solamente impazzita?
Io ci andavo ancora con i piedi di piombo, e più mi mostravo freddo nei suoi confronti, più lei sembrava interessarsi a me. 
Ma non ce la facevo più. Stavo morendo d'amore. Morendo.
Più o meno ad agosto ho visto questo libro un po' ovunque qui su Blogger, molti miei amici blogger, perché ormai siamo come una famigliola allegra, lo mostravano come nuova entrata nella propria libreria e io ero sempre più curiosa.
Poco dopo ho avuto l'opportunità di collaborare con la Gargoyle e, neanche a chiederlo, ho voluto dare una chance a Vita di Tara. La cover bellissima e il commento di Stephen King non si potevano ignorare. E quindi eccoci a leggerlo.
Dalle prime pagine mi trovo completamente amalgamata nella storia, come se la conoscessi da sempre e come se ne facessi parte da anni. Trovo poi una voglia irrefrenabile di continuare il libro, noncurante di che ora sia.
"Inoltre, un esame dentale dimostrerebbe se Tara è davvero chi dice di essere".
"Oh, lo è, mi creda".
"Ne è sicuro?"
"Quasi al cento per cento".
"Quasi. Esiste dunque un piccolo margine di dubbio".
Scrittura semplice ma d'impatto, quella di Joyce. Ha la capacità di giocare con le parole, di modificarle e di renderle qualcosa di speciale. Ho riso molto, mentre leggevo il libro. Ho riso molto e mi sono stupita molto.
Ebbene sì, molte sicurezze vengono spesso mandate all'aria per essere sostituite da altre sicurezze. Sicurezze anche esse temporanee. Si arriva in un certo punto del libro in cui non si sa più a cosa credere. Ed è un punto bellissimo.
Il libro è una costante novità. Un fantasy, sì, ma che a volte si nasconde dietro altri generi.
TM pensa che io non prenda seriamente la sua storia. Al contrario, la prendo molto seriamente. Mi approccio al suo racconto come se fosse un sogno, solo che è un sogno costruito, fatto di fumo e specchi dietro cui possa nascondersi, così da non dover affrontare il suo vissuto personale.
Ho amato l'alternanza di più personaggi, in quanto offrono una visione completa della storia e le diverse caratteristiche dei protagonisti.
Aiutano anche a dare una visione più completa della storia, i flashback di Tara e Richie, suo fidanzato nel momento della scomparsa, e gli appunti dello psicoanalista Underwood. Personalmente credo che gli appunti e i flashback siano la parte migliore del libro. Anche se tutto il libro è qualcosa di bello.

4 commenti:

  1. l'ho letto anche io e mi è piaciuto tanto!! *^* una bella scoperta!!

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  2. Beh ^^ direi che questa lettura è stata splendida per te *--* traspare un sacco dal tuo pensiero :3 ah... che essere in vacanza! *--* a me mancano ancora due giorni e due interrogazioni :3

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    1. Anche a me mancano ancora due giorni, ma credo passeranno veloci veloci

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