domenica 19 luglio 2015

Recensione: La chimera di Praga di Laini Taylor

Buongiorno lettori,
ormai il messaggio di tutti noi blogger può iniziare solo in un modo: ah, questa giornata afosa e calda. Ebbene sì, anche da me il tempo non sta riservando sorprese e continuo a vivere in una specie di giungla mista sauna.
Per fortuna sono una che non soffre il caldo, ma ho sempre preferito il freddo.
Oggi vi porto un libro che ho letto, ma non recensito a causa della mia assenza. Questo libro, come potete vedere voi stessi, è La chimera di Praga di Laini Taylor.

Titolo: La chimera di Praga
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi Editore
Pagine: 394
Prezzo: € 14,90


Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.


Ci troviamo nelle magiche vie di Praga, vie in cui abita la protagonista di questo libro: Karou. Una ragazza particolare che parla più o meno una ventina di lingue, con capelli blu e strani tatuaggi.
Appassionata di arte, si sposta sempre con il suo album da disegno e una matita, e frequenta una scuola d'arte con la sua amica Zuzanne. Ogni tanto Karou sparisce, sparisce per giorni interi e di lei non rimane nessuna traccia. Non ha una famiglia o, per meglio dire, la sua famiglia sono tre chimere: Sulphurus, Twiga e Sybilis.
Quando Karou sparisce, è proprio perché Sulphurus le affida delle commissioni, commissioni che la spingono ad andare dall'altra parte del mondo. Un giorno, però, Karou dietro la porta in cui abita la sua famiglia, non trova nulla. Nulla se non impronte di mani nere sui portali. Questo può significare solo una cosa: gli angeli sono tornati.
Nell'ingresso, Karou cadde in ginocchio. Respirando affannosamente, si abbandonò nelle spirali del corpo serpentino di Sybilis.
"Karou!", Sybilis la avvolse in un abbraccio, incurante del sangue che l'avrebbe macchiata. "Cosa è successo? Chi ti ha fatto questo?".
"Non l'hai visto?". Karou era stordita. 
"Visto chi?". 
"L'angelo...". 
Sono sempre stata molto curiosa per quanto riguarda questo libro, l'ho sempre voluto leggere. Finché un giorno mi sono detta "al diavolo, lo prendo" e, come l'ho preso, ho subito iniziato a leggerlo.
Ero doppiamente interessata in quanto, da lì a poco tempo, sarei andata a Praga cinque giorni, e volevo leggerlo.
Le mie aspettative non sono rimaste deluse, anzi. Un libro molto particolare, non solo per quanto riguardo lo stile dell'autrice, ma originalissimo anche per quanto riguarda la storia.
Inizialmente il libro può sembrare un'accozzaglia di tutto e di più, ma dopo una quarantina di pagine tutto diventa più chiaro e iniziamo a familiarizzare con i personaggi.
Le ali dell'angelo si spiegarono e li avvolsero come due giganteschi ventagli in modo che si trovarono, da soli, in una stanza di fuoco, ora più che mai in un mondo che apparteneva solo a loro.
Akiva frugò il suo viso con gli occhi, stordito e, pensò Karou, terribilmente triste.
Poi le disse: "Karou, io so chi sei".
Ho adorato le descrizioni delle diverse città, bastava chiudere gli occhi e ci si trovava, come per magia, nei posti narrati. Ho amato i diversi personaggi e le loro sfaccettature.
Sicuramente le ultime settanta pagine sono le migliori, quelle in cui ogni nodo si slega e trova un posto. Mi sono sentita un po' un'investigatrice mentre leggevo La chimera di Praga, alla ricerca dei vari indizi da mettere assieme.
"Oh, non è magia. I desideri non diventano realtà per davvero".
"Allora perché farlo?".
Lei si strinse nelle spalle. "Speranza? La speranza può essere una forza potentissima. Forse non c'è vera magia in essa, ma quando sai quello che speri fortissimamente e lo custodisci come una luce dentro di te, puoi far accadere le cose, quasi come una magia".
Mi è rimasto l'amaro in bocca per come il libro sia finito, ma ho la speranza di leggere presto il secondo volume - La città di sabbia -.
Un libro che consiglio a tutti in quanto originale e, vedrete: lo leggerete talmente velocemente che non ve ne accorgerete.

7 commenti:

  1. L'ho amato all'epoca e attendo con ben poca speranza che prima o poi la CE pubblichi il terzo T__T

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    1. Guarda Alhandra, queste case editrici mi fanno proprio arrabbiare!

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  2. Ho adoraro i primi due volumi della serie e mi fa davvero rabbia sapere che molti pessimi volumi vengono pubblicati e spacciati per casi editoriali e poi serie come questa vengono lasciate lì inconcluse! Davvero strane decisioni quelle delle CE!

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  3. Io sono bastian contrario, ma non mi ha mai incuriosito più di tanto u.u Che poi fa parte di una serie interrotta non mi invoglia neanche, uffi. Però sono contenta che a te sia piaciuto tanto da meritarsi 5 conchigliette :3

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  4. Bella recensione (la mia la trovi qui, se ti va!) ^^
    Di questo libro ho assolutamente amato l'ambientazione descritta dalla sapiente mano della Taylor, i personaggi a 360° in particolare Sulphurus, il mio amore, e i cliffhanger finali che fanno venire voglia di continuare la storia...
    Non è sicuramente un libro perfetto, però, e ci sono degli elementi che per ora mi hanno deluso (Akiva!!).
    Un abbraccio e buone letture,
    Rainy

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