giovedì 14 luglio 2016

Buondì miei cari

Buongiorno carissimi lettori (se ci siete ancora eheheh),
dopo non so quanto tempo vi sto ri-scrivendo. Mi scuso per la mia assenza, sia sul mio che sul vostro blog, ma come sapete tra vari impegni mi perdo un po'.
Ho fatto proprio quest'anno la maturità, quindi potete in parte capire ed immaginare il motivo della mia assenza.
Sto pensando di ri-tornare, ma non a breve. Forse a settembre, quando le vacanze saranno finite e io avrò meglio inquadrato il tutto, ma credo proprio che inizierò da subito a vagare di nuovo nei vostri blog.
Ah, dimenticavo: forse cambierò anche il nome del blog, non lo so. Ci sto pensando.

COMUNQUE, parlando di cose interessanti: cosa state leggendo? Io ho finito proprio ieri Il cavaliere d'inverno e iniziato Assassinio sull'Orient Express.

sabato 22 agosto 2015

Recensione: Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli

Ciao a tutti, cari lettori
No, non sono sparita di nuovo: tra una settimana di vacanza e cose varie, uno si perde. E, tanto per perdersi un po' di più, martedì partirò e per due settimane non ci sarò. Eheh, ho fatto la rima.
Ho letto, ormai un po' di tempo fa - ma non troppo - Atti osceni in luogo privato, e oggi vorrei tanto parlarvene.

Titolo: Atti osceni in luogo privato
Autore: Marco Missiroli
Editore: Feltrinelli
Pagine: 256
Prezzo: € 16.00


Questa è una storia che comincia una sera a cena, quando Libero Marsell, dodicenne, intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi. La madre ha iniziato a tradire il padre. Questa è la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell’immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. Misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della città. Avverte prima con le antenne dell’infanzia, poi con le urgenze della maturità, il generoso e confidente mondo delle donne. Le Grand Liberò – così lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine – è pronto a conoscere la perdita di sé nel sesso e nell’amore. Lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. Quando quella passione si strappa, per Libero è tempo di cambiare. Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai Deux Magots, caffè esistenzialista, all’osteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle “trentun tacche” delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertà, al sentimento per Anna.
Libero Marsell, le Grand Liberò, LiberoSpirito, è un personaggio “totale” che cresce con noi, pagina dopo pagina, leggero come la giovinezza nei film di Truffaut, sensibile come sono sensibili i poeti, guidato dai suoi maestri di vita a scoprire l’oscenità che lo libera dalla dipendenza di ogni frase fatta, di ogni atto dovuto, in nome dello stupore di esistere.


Non lo sapete, ma sono giurata del Premio Mondello, e questo è uno dei libri che dovevo leggere per loro. Me l'hanno procurato (assieme ad altri due libri che devo leggere a breve) e dovrò votarli. Niente di più semplice per me, che i libri li voto sempre.
Atti osceni in luogo privato non mi ispirava per nulla, leggevo la trama e sì, pensavo, forse è qualcosa di carino, ma se non fossi stata obbligata a leggerlo, mai l'avrei fatto. Quanto avrei sbagliato.
Mi è piaciuto tanto, tantissimo.
La storia è, basicamente, molto semplice: la storia della vita di Libero Marsell. Il libro inizia con un Libero dodicenne, crescerà assieme a noi, lo seguiremo nella sue avventure, e maturerà.
- A volte il Signore perde la pazienza, Libero.
- Per cosa la perde?
Lui si schiarì la voce, - Per i peccati violenti e per i peccati gratuiti che vuol dire comportarsi male per niente, per le malefatte politiche, per le bestemmie, per gli atti impuri e osceni che vuol dire il sesso e la troppa felicità, per i divorzi e gli aborti, per le ingiustizie e i comunisti, per l'impazienza degli uomini.
Rimasi in silenzio, - Qualcuno ce l'ho.
Non maturerà di certo solo lui, ma anche noi mentre leggiamo le sue riflessioni e le sue avventure. Io, personalmente, ho amato molte figure di questo libro: da Libero a Marie, dalla mamma al papà di Libero, ad Anna. Tutti sensazionali, l'unica che mi faceva strorcere il naso era Lunette, ma i gusti son gusti.
Il libro appare a tratti molto semplice e spontaneo, a tratti complesso e artificioso, pieno di tante sottigliezze e perle di saggezza che veniva voglia di annotarsele tutte. Ho amato come argomenti delicati siano stati trattati.
- Lunette - allungai la mano sulla scrivania.
Me la prese.
Pianse di colpo, e piansi anche io. Non per nostalgia, non per desiderio, ma perché le cose finiscono.
Il romanzo contiene alcune parti piccantine, i così detti "atti osceni", ma non mi hanno infastidito e non li trovati eccessivi. Anzi, hanno dato del vero e reale alla storia. Qualcosa di umano.
Nel complesso consiglio questa lettura non solo perché lo stile narrativo di Missiroli è notevole, bensì perché la storia è coinvolgente e ci dà l'impressione di farci maturare pagina dopo pagina.
E poi sono nominati dei classiconi della letteratura che da amanti dei libri, non potremo far altro che fiondarci tra le pagine di quelle storie un'altra volta e ri-amarle, come ha fatto Libero.

Quattro e mezzo

giovedì 23 luglio 2015

Recensione: Il trono di spade di George R. R. Martin

Buongiorno lettori,
come potete notare vi sto riempiendo di recensioni. Mi sa proprio che sto recuperando il tempo perso!
Oggi è il tempo di Il trono di spade di George R. R. Martin.

Titolo: Il trono di spade (Cronache del ghiaccio e del fuoco #1)
Autore: George R. R. Martin
Editore: Oscar Mondadori
Pagine: 860
Prezzo: € 22,00


In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre.


Inutile parlare di quanto sia conosciuta questa serie, inutile dire quanto io l'abbia bramata e inutile dire quanto mi sia piaciuta. Inutile dire quanto sia bella l'edizione speciale, che contiene Il trono di spade e Il grande inverno.
Fare un piccolo riassunto risulta molto difficile, chi l'ha letto può capirmi, quindi preferisco non dire niente oltre alla trama. Io ho iniziato a leggere questo libro perché una mia cara amica lo adorava e io volevo leggerlo da un bel po', quindi mi sono detta "perché no?". Fatto sta che, quando ho iniziato il libro, non sapevo nulla della storia narrata.
«Quando si gioca al gioco del Trono, o si vince o si muore. Non esistono terre di nessuno.»
Il libro si divide in capitoli, e ogni capitolo è narrato da un personaggio differente. Personaggi che tra di loro si conoscono - abbiamo, ad esempio, il punto di vista di quasi tutta la famiglia Stark - ma anche personaggi che tra di loro non si conoscono - Daenerys, che vive un qualcosa di completamente a sé stante -. 
Ho amato questa tattica perché si vengono a sapere dettagli da più punti narrativi, si aprono mille misteri perché ogni personaggio ha i propri dubbi, si conoscono profondamente i personaggi e, a fine libro, è come se avessimo come minimo 15 amici in più.
«Mai, mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un’armatura, e non potrà mai essere usata contro di te.»
Mi sento di dare un consiglio che tanto non si riesce a seguire: non affezionatevi a nessuno perché il buon Martin si diverte a farli morire senza pietà alcuna.
Dire che il libro è scorrevole è dire troppo poco, le quasi 900 pagine passano come se fossero 200. Si legge, si legge, si legge.
Ho amato le descrizioni precise, la storia elaborata e piena di intrighi e la cura con cui sono state spiegate le varie case, parentele e dinastie.
E' vero che inizialmente, nelle prime venti pagine, è molto difficile capirci qualcosa (questo a causa di tutte le persone nominate che ancora non conosciamo), ma il tutto non dura praticamente niente. Dopo, il fatto che ci siano tutti questi personaggi, diventa quasi consolatorio in quanto sembra di trovarsi in mezzo alla storia, e non essere un semplice lettore.
«Attraversare un fiume in piena notte, su una zattera, vestito di ferro e con il nemico in attesa dall’altra parte: se quello era valore, che potesse trionfare la codardia. »
Ho amato questo libro per le sue diverse sfaccettature: per la dolcezza che riusciva a trasmettere, la veridicità, ma anche la rudezza. Credo che un amante di fantasy non possa morire non avendo letto questo capolavoro, proprio per questo io sto già progettando l'acquisto del secondo libro contenente Il regno dei lupi e La regina dei draghi.

domenica 19 luglio 2015

Recensione: La chimera di Praga di Laini Taylor

Buongiorno lettori,
ormai il messaggio di tutti noi blogger può iniziare solo in un modo: ah, questa giornata afosa e calda. Ebbene sì, anche da me il tempo non sta riservando sorprese e continuo a vivere in una specie di giungla mista sauna.
Per fortuna sono una che non soffre il caldo, ma ho sempre preferito il freddo.
Oggi vi porto un libro che ho letto, ma non recensito a causa della mia assenza. Questo libro, come potete vedere voi stessi, è La chimera di Praga di Laini Taylor.

Titolo: La chimera di Praga
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi Editore
Pagine: 394
Prezzo: € 14,90


Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.


Ci troviamo nelle magiche vie di Praga, vie in cui abita la protagonista di questo libro: Karou. Una ragazza particolare che parla più o meno una ventina di lingue, con capelli blu e strani tatuaggi.
Appassionata di arte, si sposta sempre con il suo album da disegno e una matita, e frequenta una scuola d'arte con la sua amica Zuzanne. Ogni tanto Karou sparisce, sparisce per giorni interi e di lei non rimane nessuna traccia. Non ha una famiglia o, per meglio dire, la sua famiglia sono tre chimere: Sulphurus, Twiga e Sybilis.
Quando Karou sparisce, è proprio perché Sulphurus le affida delle commissioni, commissioni che la spingono ad andare dall'altra parte del mondo. Un giorno, però, Karou dietro la porta in cui abita la sua famiglia, non trova nulla. Nulla se non impronte di mani nere sui portali. Questo può significare solo una cosa: gli angeli sono tornati.
Nell'ingresso, Karou cadde in ginocchio. Respirando affannosamente, si abbandonò nelle spirali del corpo serpentino di Sybilis.
"Karou!", Sybilis la avvolse in un abbraccio, incurante del sangue che l'avrebbe macchiata. "Cosa è successo? Chi ti ha fatto questo?".
"Non l'hai visto?". Karou era stordita. 
"Visto chi?". 
"L'angelo...". 
Sono sempre stata molto curiosa per quanto riguarda questo libro, l'ho sempre voluto leggere. Finché un giorno mi sono detta "al diavolo, lo prendo" e, come l'ho preso, ho subito iniziato a leggerlo.
Ero doppiamente interessata in quanto, da lì a poco tempo, sarei andata a Praga cinque giorni, e volevo leggerlo.
Le mie aspettative non sono rimaste deluse, anzi. Un libro molto particolare, non solo per quanto riguardo lo stile dell'autrice, ma originalissimo anche per quanto riguarda la storia.
Inizialmente il libro può sembrare un'accozzaglia di tutto e di più, ma dopo una quarantina di pagine tutto diventa più chiaro e iniziamo a familiarizzare con i personaggi.
Le ali dell'angelo si spiegarono e li avvolsero come due giganteschi ventagli in modo che si trovarono, da soli, in una stanza di fuoco, ora più che mai in un mondo che apparteneva solo a loro.
Akiva frugò il suo viso con gli occhi, stordito e, pensò Karou, terribilmente triste.
Poi le disse: "Karou, io so chi sei".
Ho adorato le descrizioni delle diverse città, bastava chiudere gli occhi e ci si trovava, come per magia, nei posti narrati. Ho amato i diversi personaggi e le loro sfaccettature.
Sicuramente le ultime settanta pagine sono le migliori, quelle in cui ogni nodo si slega e trova un posto. Mi sono sentita un po' un'investigatrice mentre leggevo La chimera di Praga, alla ricerca dei vari indizi da mettere assieme.
"Oh, non è magia. I desideri non diventano realtà per davvero".
"Allora perché farlo?".
Lei si strinse nelle spalle. "Speranza? La speranza può essere una forza potentissima. Forse non c'è vera magia in essa, ma quando sai quello che speri fortissimamente e lo custodisci come una luce dentro di te, puoi far accadere le cose, quasi come una magia".
Mi è rimasto l'amaro in bocca per come il libro sia finito, ma ho la speranza di leggere presto il secondo volume - La città di sabbia -.
Un libro che consiglio a tutti in quanto originale e, vedrete: lo leggerete talmente velocemente che non ve ne accorgerete.

giovedì 16 luglio 2015

Scomparsa... Di nuovo?!

Buongiorno a tutti,
a quanto pare sì... E' successo di nuovo. Cosa mi prende? Non ne ho idea.
Ho scoperto che, quando inizia la scuola e impegni vari, per me è molto difficile seguire il blog e tutto ciò che ci sta attorno. Il 2015 soprattutto, per adesso, anche con le letture non è stato generoso.
Ma ovviamente l'estate arriva e io, con l'estate, che altro potrei fare se non leggere beatamente e voler recensire tutto? E avere di nuovo contatti con i miei adorati lettori (ci siete ancora, vero?). E scoprire tante letture nuove. E commentare tanto. E fare tutto ciò che deve fare una perfetta blogger.

Insomma, tutte queste parole lacrimevoli per dirvi che... SONO TORNATA.

Abbraccino